mercoledì 28 novembre 2007

IMBAVAGLIATI COME DE MAGISTRIS

E' più che mai noto a tutti il caso De Magistris. Chi frequenta questo blog ha visto per tantissimi giorni un sondaggio che chiedeva la vostra in merito al trasferimento del suddetto magistrato dalla Calabria ad altra sede. Il trasferimento, su cui ancora il C.S.M. deve pronunciarsi, è stato ordinato dal Ministro di Grazia e Giustizia Clemente Mastella.

E altrettanto più che mai noto a tutti che il Magistrato De Magistris aveva, tra le sue indagini in corso, l'inchiesta denominata "Why not". In questa inchiesta, ora sottratta al Magistrato (sottratta nel vero senso della parola nel senso che gli è stata presa dal cassetto a sua insaputa e poi gli è stata comunicata l'avocazione.... che procedura !!), risultavano indagati il Presidente del Consiglio Romano Prodi ed il Ministro Mastella.

Il semplice racconto dei fatti, che nessuno può negare semplicemente perchè si tratta di fatti accaduti pubblicamente, non avrebbe bisogno di ulteriori commenti. I Grillinisseni, in una loro non nutrita ma eccellente delegazione (erà lunedi mannaggia !!......) hanno atteso ed accompagnato il Ministro Mastella con uno striscione di sei metri che recitava "IMBAVAGLIATI COME DE MAGISTRIS". Erano in cinque a manifestare oltre al cameramen-regista-montatore (anch'egli Grillonisseno) che ha realizzato splendidamente il video che potete gustare in questo post.

L'espressione del Ministro Mastella che guarda lo striscione a lui "dedicato" è semplicemente una goduria, in quel momento è stato colto dalle immagini ma chissà quante altre volte, nel corso del suo percorso, si è inquietato, allarmato, incazzato per "quei cinque capelloni e fannulloni" che lo perseguitavano e sembra lo perseguitino ovunque lui vada......

Bisogna continuare a lottare ed a farsi sentire, in un modo o nell'altro, non bisogna dare tregua a questa classe politica con l'acqua alla gola. Esattamente come fanno i Grillinisseni nel video... inseguono il Ministro mostrandogli, fino alla nausea, che ci sentiamo tutti imbagliati.

Ottima anche l'intervista di Ennio, che spiega perfettamente cosa sta accadendo e come ci sentiamo, usa la parola"vergognosa" che calza a pennello con quello che è accaduto e continua ad accadere nei confronti di un Magistrato che stava solo facendo il proprio dovere.

Situazione molto simile è quella che sta vivendo anche il Magistrato Clementina Forleo che stava indagando nei confronti dei vari D'alema e Fassino ed ora si ritrova "punita" e deve rispondere lei a dei suoi colleghi !!.

Mastella fa maggiormente notizia e scalpore perchè, ormai, non lo sopporta più nessuno ma sui fatti degli altri Onorevoli citati c'è molto meno scalpore e molta meno "persecuzione" da parte di chi protesta di solito.

La classe politica italiana è marcia, in toto. Bisogna "capirlo" tutti il più in fretta possibile e, in qualche modo (possibilmente pacifico !!!! ), fare un "salto" in avanti per iniziare a fare veramente gli interessi dell'Italia ed a tutelare gli Italiani.

Beppe Grillo non è un leader politico, non lo sarà mai e non vuole nemmeno esserlo. Beppe Grillo è uno straordinario comico che, personalmente, fa parte dei miei preferiti in assoluto;l 'ho sempre preferito ad altri proprio perchè, oltre a farmi ridere a crepapelle, mi informa e mi fa riflettere su tantissime questioni importanti. Con il V-Day ha solo lanciato un sasso nello stagno e poi, da cittadino comune, ha un blog sui scrive più o meno giornalmente.

Sta ai cittadini comuni (anch'essi ormai con l'acqua alla gola) fare in modo che le cose possano cambiare. E' dal "basso" che si deve partire. I vari meetup dei grilli di tutt'Italia ci stanno provando ma occorre l'aiuto di tutti altrimenti è una lotta impossibile contro un potere insormontabile.

Un Grazie sentito e di cuore ai sei "Eroi di Gela"

martedì 27 novembre 2007

RAZZA GIALLA



Come anticipato nel post precedente mi accingo a scriverne uno dedicato ai cinesi. Dopo che se lo sono "meritati" gli americani, mi sembra corretto ed equilibrato dedicarne uno ad un altro popolo che ormai fa parte del "nostro popolo".

Per i non siciliani o i non nisseni (per meglio dire) il titolo del post non vuole essere razzista ma è solo un doppio senso voluto (è il soprannome da "curva calcistica" di una provincia siciliana) per cercare di non essere banale e scontato e per dedicare un po, ma solo un po, questo post a Gianluca che essendo chiaramente il più assiduo lettore del mio blog (che comunque vi assicuro cresce) si merita questa "mezza dedica" per la sua tenacia, per le sue opinioni "di merda" e per il suo PIACERE di polemizzare ad ogni costo. Quindi, ribadisco, nessun razzismo nei confronti di nulla e nessuno. Per quanto mi riguarda, ma è più che risaputo, amo, rispetto e stimo ogni popolo di questa terra, vicino o lontano che sia.

Sono partito volutamente da questo video che è una delle pochissime immagini nude e crude di quella che è la situazione in cina dal punto di vista dei diritti umani e del rispetto della vita. Un paese che reputa NORMALE che vi sia un bambino morto per strada come se si trattasse di uno sfortunato gatto che ha malamente attraversato la strada è un paese dove il rispetto per la vita non esiste più, ma non esiste più da tempo visto che, come dimostra il video, sembra radicata culturalmente la mancanza di coscenza e d'animo umano.

La dittatura comunista cinese è, probabilmente, la più abberrante esperienza della fine dell'uomo, sotto ogni punto di vista. Più abberrante di Hitler, di Pinochet, di Saddam, di Ciaucescu, di Stalin, di Milosevic, di Bush e, perchè no, di Berlusconi e Prodi. Si tratta del più abitato paese del nostro pianeta (1.306.313.813 abitanti) che è rimasto l'ultima ma eterna dittatura comunista ancora in vita (l'altra sarebbe Cuba ma li il rispetto per la vita ancora c'è anche se ci sono molte altre mancanze). Diciamo la verità: di comunista, nel senso del termine, questo regime non ha assolutamente nulla ma siccome si chiama così è giusto chiamarlo col suo nome o con quello che, diciamo, gli è stato dato.

Il popolo cinese è ormai assolutamente soggiogato e rassegnato alla forza ed alla potenza del regime totalitario che, praticamente da sempre, gli sta sopra. Tutti ricordiamo ancora Tian'anmen anche se sono passati ben 18 anni, anni in cui tutto è continuato come prima. Quella rivolta studentesca fu repressa senza esclusione di colpi, senza la minima esitazione. Ancora oggi le stime dei morti variano. Il governo cinese parlò inizialmente di 200 civili e 100 soldati morti, La croce rossa riferì 2600 morti e 30.000 feriti. Le testimonianze di stranieri affermarono invece che 3000 persone vennero uccise.

Molti paesi, cosidetti democratici, all'epoca, ebbero dure parole contro il governo cinese e di condanna contro la sanguinaria repressione degli studendi. Oggi il clima si è riappacificato e la Cina è stata riaccolta dagli altri paesi nella politica globale, ma gli eventi di Piazza Tian'anmen sono ancora un argomento sensibile per il governo comunista cinese, che non fornisce versioni ufficiali dell'accaduto ed esercita forme di censura riguardo gli avvenimenti in questione.

Il popolo cinese, adesso, è anche in giro per il mondo. I cinesi, a differenza di tutti gli altri extracomunitari che arrivano in Italia (siclia per la mia esperienza vissuta) non tendono ad integrarsi. Si riuniscono sempre e solo tra di loro e poi, a differenza di chi viene in italia alla ricerca di un posto di lavoro, i cinesi raggiungono il nostro paese per aprire negozi, per acquistare interi stabili (non sempre ma spesso), offrendo anche lavoro alle "nostre" commesse italiane !

I cinesi, nel loro paese, lavorano anche fino a 18 ore al giorno, i cinesi sono come tante piccole formiche che, in silenzio, lavorano .... lavorano.... lavorano, non d'estate per l'inverno ma sempre, in continuazione, fino alla morte; quando muoiono, le salme vengono trasferite alla madre patria ed, in sostituzione, arrivano altri cinesi nuovi di zecca e con tanta voglia di lavorare.....

I nostri governi (nonostante gli inni nazionali o i programmi sempre nell'interesse di tutti) non hanno pensato al NOSTRO interesse nemmeno da questo punto di vista: i rom tortunao ed uccidono, gli arabi e gli albanesi struprano e spacciano, gli americani picchiano i carabinieri e i cinesi lavorano lavorano lavorano e, piano piano ed in silenzio, "ci acquisiscono e ci acquistano".

domenica 25 novembre 2007

AMERIKANI



Come su ogni argomento, generalizzare è sempre sbagliato ma, in certi casi, veniamo talmente coinvolti da un numero elevato di notizie direzionate verso un'etnia, un popolo o un paese semplicemente mettendo insieme un po di fatti avvenuti in un lasso di tempo più o meno breve, che siamo portati involontariamente a farci un'idea standardizzata nei confronti di qualcuno proveniente da un altro paese.

Questo accade sia nei confronti dei vari extracomunitari dell'est, degli africani o degli arabi (la non citazione dei cinesi non è casuale, se ne parlerà nel prossimo post), sia nei confronti di quei grandi paesi che, a livello mondiale, portano avanti solo politiche di invasione, guerra e supremazia nei confonti degli "altri".

La mia idea personale è che non è mai corretto fare "di un erba un fascio" perchè ogni singolo cittadino (di qualsiasi nazionalità, etnia, religione) risponde di se stesso e per se stesso e che, quindi, non è corretto occuparsi di "romeni", "musulmani" o altro ma di attuare una politica di accoglienza intelligente.

Questo, ovviamente, è valido anche per i cittadini americani che, piccolo dettaglio, sono degli xtracomunitati anche loro e non soltando inteso come non-europei.

E' di oggi la notizia di un fatto di cronaca accaduto nell'ultimo week end nel nostro paese e legato proprio a problemi di grave ordine pubblico con cittadini extracomunitari:

Quattro cittadini extracomunitari violenti sono stati espulsi dopo una notte brava a Firenze durante la quale hanno picchiato quattro carabinieri facendoli finire in ospedale. Il giudice ha applicato una pena patteggiata, sospendendola a condizione che lascino l'Italia entro due giorni.
Due ragazzi hanno vent'anni e studiano proprio a Firenze; gli altri due sono invece amici giunti in Italia per una vacanza. Il pubblico ministero ha chiesto per loro il trattamento che viene solitamente riservato a chi arriva fuori dall'Unione Europea quando commette questo tipo di reati e di solito si tratta di nordafricani e albanesi, mentre questa volta i destinatari sono giovani di buona famiglia, tre dei quali fratelli.
L'assalto ai carabinieri in borghese è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì in piazza San Lorenzo. L'auto degli stranieri e dei militari avrebbero sfiorato l'incidente ma i quattro giovani avrebbe reagito in maniera violentissima piombando sull'altra auto e tirando fuori di forza gli occupanti. Poi calci, pugni e insulti fino a che qualcuno ha chiamato aiuto e sono arrivate alcune volanti dei Carabinieri che hanno posto fine alla rissa arrestando gli aggressori.

La notizia non sarebbe nemmeno tanto clamorosa; non che non faccia notizia che degli stranieri picchino i nostri carabinieri ma solo perchè episodi di violenza che coinvolgono negativamente extracomunitari sono quasi all'ordine del giorno e sono anche ben "pompati" dai nostri mezzi di informazione nazionale.

La notizia, invece, riportata da TGcom è in terza fascia sul sito e, nei telegiornali o non se ne è parlato o c'è stato solo un accenno veloce. Strano, anzi stranissimo, in considerazione che la cosidetta "gogna mediatica" non aspetta altro che questo tipo di notizie per allarmare l'opinione pubblica in maniera, spesso, esagerata rispetto ai fatti. Che finalmente la nostra infomazione sia diventata veramente libera e civile ? bella ...... bella, una bellissima sorpresa, se solo solo fosse cosi'.

I quattro giovani studenti di buona famiglia che hanno aggredito e picchiato i carabinieri erano cittadini AMERICANI !!!!

Non è giusto mai generalizzare, l'ho scritto prima, ma se i nostri "carissimi" alleati d'oltreocenano oltre ad abbattersi i grattacieli da soli per giustificare le successive invasioni, oltre a dettare legge con la forza in "terra santa" sempre e solo a favore degli ebrei, oltre a non accettare il Protoccolo di Kyoto (mi fermo solo a tre elementi per non dilungarmi troppo) si mettono anche ad aggredire ed a picchiare le nostre forze dell'ordine mentre sono ospiti nel nostro paese, non possiamo non fare un'eccezione alla regola (di un erba un fascio) e non possiamo non pensare male di un popolo che si dimostra prepotente ed aggressivo sia dal punto di vista politico-militare, sia dal suo comportamento "civile" da ospite in un paese straniero.

Notizia completa su : http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo389271.shtml

mercoledì 21 novembre 2007

COMINCIAMO DA LORO ?



In un momento storico come il nostro dove tutto, ma proprio tutto, sembra andare a puttane, in cui la gente sembra finalmente essersi svegliata dall'eterno torpore, in cui sembra esserci uno scontro sociale tra le nostre forze dell'ordine ed i comuni cittadini (terroristi o ultras che siano), in cui la politica sta toccando il punto più basso della sua storia (e viste le "punte" è tutto dire....), in cui la magistratura è sottomessa al potere politico, in cui l'informazione è quasi interamente controllata e filtrata........insomma in un momento storico assolutamente negativo e pericoloso (per i suoi possibili risvolti)..... della gentaglia (gli EX reali italiani) che, storicamente, non dovrebbe nemmeno esistere più si permette (la notizia è proprio di ieri) di fare delle richieste ed avanzare delle pretese nei confronti dello Stato Italiano.


20/11/2007
I Savoia chiedono danni all'Italia
"Rivogliamo indietro beni sequestrati"
I Savoia chiedono i danni allo Stato italiano. La richiesta complessiva è di 260 milioni: 170 da parte di Vittorio Emanuele, 90 dal figlio Emanuele Filiberto. Inoltre, secondo la redazione del programma "Ballarò" che ha diffuso la notizia, la famiglia chiede la restituzione dei beni confiscati dallo Stato al momento della nascita della Repubblica. La richiesta, come comunica il portavoce di Casa Savoia, non è stata però ancora depositata.
La richiesta - informano gli autori della trasmissione di Raitre- sarebbe arrivata circa 20 giorni fa con una lettera di sette pagine inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio Romano Prodi dai legali dei Savoia Calvetti e Murgia. Tra i motivi della richiesta di risarcimento illustrati nella lettera e spiegati da Emanuele Filiberto ci sono i danni morali dovuti alla violazione dei diritti fondamentali dell'uomo stabiliti dalla Convenzione Europea per i 54 anni di esilio dei Savoia sanciti dalla Costituzione Italiana. Il segretario generale della presidenza del consiglio Carlo Malinconico spiega che il Governo non solo non ritiene di dover pagare nulla ai Savoia ma che pensa di chiedere a sua volta i danni all'ex famiglia reale per le responsabilita' legate alle note vicende storiche. Per i Savoia la richiesta si fonda sulla presunta violazione della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. "La Costituzione italiana ha palesemente violato quanto previsto dalla Convenzione dal 1948 in poi", fa notare il portavoce della famiglia. E poco importa che la Costituzione sia stata promulgata prima della Convenzione europea: "Altri paesi sono comunque stati trattati severamente dall'Europa, anche in maniera retroattiva. E' il caso della Grecia, che ha dovuto pagare un cospicuo risarcimento a re Costantino e alla sua famiglia per l'ingiusto esilio". Per questo, a ridosso della scadenza dei cinque anni dal rientro (avvenuto a fine 2002) che porterebbe alla prescrizione, i Savoia sembrano davvero decisi a fare causa allo Stato. I proventi dell'eventuale vittoria processuale andrebbero a una neonata "Fondazione Emanuele Filiberto di Savoia", che li destinerebbe "in opere di beneficenza e di sostegno alle fasce sociali piu' disagiate". Quanto ai beni patrimoniali che sarebbero oggetto di una richiesta di parziale restituzione dall'ex Casa reale, "non e' ancora stata compiuta alcuna azione in questo senso, anche perche' non e' stato fatto un elenco del patrimonio personale dei Savoia, da distinguere dai beni della Corona. I Costituenti - ricorda il portavoce - hanno coniato un termine che non esisteva ne' esiste nell'ordinamento giuridico, 'avocazione', perche' non potevano per legge ne' confiscare ne' sequestrare i beni. Questo ha portato a una sorta di cristallizazione catastale: quando si fara' chiarezza sui beni privati della famiglia, distinti da quelli di Stato, si potra' procedere a una richiesta in tal senso".


Per quello che hanno fatto gli antenati di queste persone è già tanto che siano ancora tutti vivi e vegeti. Sono anche stati fatti rientrare (io non lo avrei mai permesso..... ecco i risultato).... e ora l'Italia dovrebbe anche risarcirli !

La sensazione è che si stia tirando la corda fino al limite, fino a rischiare di strapparla, si sta giocando col fuoco in tutti i settori della vita sociale e, la gente .... il popolo, comincia veramente a prendere coscenza del fatto che chiunque si permette di prenderla in giro in modo palese.

Da qui il titolo (provocatorio......) del post, i Savoia sono tornati in italia più arroganti di prima, volevo ricordarvi che è abbastanza recente l'arresto di Vittorio Emanuele grazie a queste intercettazioni:


La beneficenza e le «belle donnine»
Personalità «inquietanti» - per il gip di Potenza - sono quelle che emergono dalle intercettazioni telefoniche rivelate dall'Ansa. Il primo colloquio tra Vittorio Emanuele e Gian Nicolino Narducci, suo stretto collaboratore, si svolge prima di una manifestazione filantropica, nel settembre del 2005. Durante l'evento, sarebbero stati raccolti fondi a favore di un'associazione milanese che assiste minorenni vittime di abusi sessuali e maltrattamenti in famiglia.Gian Nicolino Narducci: «Speriamo che ci sian delle belle bambine, così le scopiamo»Vittorio Emanuele: «Subito, sì, urlando!»Il gip di Potenza, Alberto Iannuzzi, nell' ordinanza di custodia cautelare, ha definito «oggettivamente raccapriccianti» i termini usati dal principe e dal suo assistente.


Dopo la tragedia di Baghdad
Vittorio Emanuele commenta così la liberazione di Giuliana Sgrena e l'«incidente» all'aeroporto di Baghdad, in cui perse la vita di Nicola Calipari: Vittorio Emanuele: «Quel pezzo di merda ..... di quella vecchia troia mestruata»Gian Nicolino Narducci: «Comunista di merda...» E in un altro colloquio Vittorio Emanuele ritorna a parlare di Giuliana Sgrena, la giornalista del Manifesto rapita in Iraq:Vittorio Emanuele: «Quella comunista che scrive su quel giornalaccio che non è buono neanche per pulirsi il c... perché c'è l'inchiostro»Commenta il gip di Potenza: «Le parole e il tono utilizzati da Vittorio Emanuele e Narducci appaiono emblematici della loro personalità. Il contenuto di alcune conversazioni è davvero inquientante, alcune non è il caso che ve le ripeta».


Callipari
Intercettazioni riportate sulla Stampa da Guido Ruotolo. I due (Gian Nicolino Narducci e Vittorio Emanuele, ndr) cominciano a parlare del delitto Calipari.Vittorio Emanuele: «Senta: che casino che è venuto fuori, eh!»Narducci: «Ma di che, che cosa?»Vittorio Emanuele: «È meglio che non si faccia vedere in giro, eh! Quella che...»Narducci: «Chi è?»Vittorio Emanuele: «Quella merda lì che è stata, ehm, che ha fatto morire il nostro capo dei servizi segreti»Narducci: «Ah sì! Quella lì è una merda! Comunista di merda quella lì!»Vittorio Emanuele: «Le televisioni l'hanno distrutta! Le televisioni di Berlusconi e il Tg2»Narducci: «Sì, sì, sì»Vittorio Emanuele: «L'hanno distrutta!»Narducci: «Ah sì?»Vittorio Emanuele: «Sì»Narducci: «Ah sì, ah sì, mi fa, mi fa ridere, mi fa ridere Emilio Fede che ha detto che lei guardava dal finestrino e contava le pallottole che sparavo gli americani!» (ride)Vittorio Emanuele: «E poi è meglio che non vada ad abbracciar la vedova: no, no. Glielo sconsiglio!»(ride)Narducci: «Eh, ma guarda è una, sono merda quella gente lì! È gente che! Comunque non ci va più in Iraq, ha detto che non ci va più, eh!»Vittorio Emanuele: «Ma è meglio che ci andasse, così la fan fuori!»Narducci: «Così la tolgono dai piedi, eh! Comunque!»Vittorio Emanuele: «No, ma come si chiama quel giornale lì?»Narducci: «Il Manifesto, il Manifesto»Vittorio Emanuele: «Hanno detto che era un agguato fatto dagli americani! Ma figuriamoci! Quel pezzo di merda di quella vecchia troia»Narducci: «Bisognerebbe portarla in una caserma di alpini e poi darla agli alpini che se la sollazzino!»Vittorio Emanuele:
«No, ma poi dopo la buttano giù! La buttano giù! La buttano giù dalla montagna, morta a pezzetti!»
«Mandami su il pacco con la ragazza»

Intercettazione riportata dalla Stampa. 7 marzo 2005: Gian Nicolino Narducci annuncia al principe l'arrivo di un «pacco fresco», una ragazza bellissima...Narducci: «E mi ha detto che la settimana prossima, se lei ha piacere, veniamo su a Gstaad»Vittorio Emanuele: «Sì»Narducci: «Con un pacco»Vittorio Emanuele: «Esatto. Giusto, eh!»Narducci: «Eh! Sì, sì giusto, però poi bisogna vedere dove andare, eh!»Vittorio Emanuele: «È un pacco moderno?»Narducci: «Nuovo, fresco»Vittorio Emanuele: «Come?»Narducci: «Eh, giusto, giusto, giusto. Mi ha detto che è una ragazza bellissima»Vittorio Emanuele: «Sì?»Narducci: «Bruna, bellissima, bellissima»Vittorio Emanuele: «Sì, eh?»Narducci: «Sì, sì, sì, sì. Settimana prossima se lei ci dice l'ok»Vittorio Emanuele: «Sì, o se no giù a Ginevra»Narducci: «Ehm. Oh a Ginevra. Se la principessa è sù, forse è meglio, eh!»Vittorio Emanuele: «Sì»Narducci: «Eh, perché così non ci sono controlli»


Il Principe e le case della mafia
Emanuele di Savoia vuole comprare un appartamento confiscato ad un boss della mafia al centro di Roma. Lo fa per il figlio, Emanuele Filiberto, che vuole una casa di prestigio nella Capitale. Lo appoggia, anche questa volta, il suo braccio destro Achille De Luca, il faccendiere in odore di servizi segreti, grazie ai «suoi contatti e le sue aderenze, in particolare, con un soggetto legato alla Direzione Nazionale Antimafia», scrivono i magistrati. «È un bene dello Stato. Appartiene allo Stato e per motivi molto particolari... I prezzi sono un quarto di quello che vale», spiega il fido Achille al vorace principe. È un tale Roberto Rossi a consentire l'affare. Rossi è uno che sa tante cose: «Io sono... a fare scorta praticamente a una persona che è sotto interrogatorio da circa un mese e mezzo... e lo devo portare da un Hotel all'altro perché non lo interrogano dentro le Magistrature, hai capito?». È lo stesso Emanuele Filiberto ad interessarsi del vantaggioso acquisto in una telefonata del 13 aprile 2005. Emanuele Filiberto: va bene! Dimmi una cosa...Achille De Luca: agli ordiniEmanuele Filiberto: raccontami un po´ di quella casa...De Luca: allora, si tratta di un bene dello Stato...Emanuele Filiberto: sìDe Luca: eeee... c'è una, una procedura particolarissima che preferisco parlarne di presenzaEmanuele Filiberto: okDe Luca: e prima la vedete e poi se ne parla. Il costo è quello che ho dettoEmanuele Filiberto: non è lì che ci voglion fare un favore?De Luca: sì, praticamente sìEmanuele Filiberto: è dunque accettandolo ci inculano sulle altre cose?De Luca: no, no, non c'entra niente, non sanno neanche che dipende, che è roba che può interessare a voi Emanuele Filibertoi: va bene. Dov'è a Roma?De Luca: è sulla Trionfale


I segreti di Pera
Quanti buoni rapporti aveva il principe. Soprattutto con la destra italiana e con quei suoi esponenti ben piazzati nelle istituzioni. L'ex Presidente del Senato, Marcello Pera, è uno di questi. Ecco cosa racconta Vittorio Emanuele in una telefonata del 12 gennaio 2005 al suo segretario Gian Nicolino Narducci. Vittorio Emanuele: allora devo chiedere a Nathalie di fare ancora una telefonata. Gian Nicolino Narducci: sì. A chi?Vittorio Emanuele: A Pera! Perché Pera lo vado a vedere alle cinque (...) Sa che me l'ha dato subito, la, la l'udienza? Ha detto: «Ma con gran piacere!»Narducci: eh!Vittorio Emanuele: «non c'è nessun problema, anzi sono contentissimo!»Narducci: uhm, è interessante, è interessante.Vittorio Emanuele: e poi, senta, beh e di quello il Presidente del Senato, Pera, io avevo qua, dei piccoli segreti con lui che non posso dire.Narducci: Pera è un signore.Vittorio Emanuele: ma non puttane eh, dei veri segreti (ride). Ci siamo intesi al telefono prima.Narducci: non pucchiacchiere (ride)Vittorio Emanuele: no no, prima di conoscere. È un segreto tra lui e me, giurato, dunque.Narducci: e così e così deve e così deve rimanere!Vittorio Emanuele: Sì, per la storia del rientro! A (tossisce) cosa è succe... ho detto a Laura di, di chiamare il Senato. Son tutti gentili.Narducci: sono persone di buon rango.Vittorio Emanuele: sì, ma anche Veltroni!Narducci: anche Veltroni è un comunista, però è molto intelligente, eh?Vitorio Emanuele: sì, e infatti!Narducci: è molto molto...Vittorio Emanuele: e infatti mi aspetta con tutte le pompe in Campidoglio.


Gli affari del Principe
Slot-machine, casinò. Ma anche affari nel settore sanitario in Bulgaria, grazie alla mediazione di Simeone Saxe Coburg, cugino del Savoia. Affari nel settore del gioco da Las Vegas fino alla Nuova Zelanda. Insomma: «la società criminosa di servizi», come la chiamano i magistrati dell'inchiesta, puntava ad allargarsi all'estero. Soprattutto dopo il lucroso affaire delle 400 slot-machine. Quando Ugo Bonazza, l'imprenditore veneto suo amico, gli prospetta il business delle macchinette mangiasoldi e gli dice che si tratta di 3 milioni di euro, il principe risponde quasi come Garibaldi: «Va bene». E offre la sua protezione. Di soldi, il Savoia è avido, almeno quanto avido è di donne. Sul casinò di Campione - scrivono i pm - appare «spasmodicamente allettato dalle prospettive di lauti guadagni». E lo spiega all'amico Bonazza. «Io ci tengo molto a 'sta storia eh di Campione! li sono un, un, un, quattro sacchi di soldi, sa!».


Se avete letto tutto, vi siete fatti un'idea su questi reali...... il fatto che questa gentaglia abbia la faccia tosta di chiedere un risarcimento allo stato italiano da l'idea del caos che si sta vivendo.

lunedì 19 novembre 2007

L'occhio lungo dell'Europa......



E' di oggi la replica del Commissario Ue alle Politiche regionali in merito all'intervento di Beppe Grillo, Luigi De Magistris e Marco Travaglio al parlamento europero (video integrale su http://video.google.it/videoplay?docid=4448017020141192217).

La polacca dice: non bisogna dare "un'immagine negativa" dell'utilizzo dei fondi europei in Italia, visto che nella "maggior parte delle regioni del sud c'è comunque un notevole progresso" nella riduzione delle disparità. Poi aggiunge "Abbiamo un sistema di controllo davvero molto evoluto a livello di fondo regionale, Stati membri, Commissione europea e Corte dei Conti. Quando queste irregolarità sono effettivamente individuate c'è un sistema molto ben collaudato che implica anche l'interruzione di questa erogazione. Non direi che l'Italia fa parte degli Stati membri che si scosta dalla situazione media. E' chiaro che qualunque irregolarità e' motivo di sanzioni, non punizioni",


Il commissario ha riferito di essere stata colpita, in particolare, dalla situazione in Sicilia, dove qualche settimana fa è stata ricevuta dal governatore Totò Cuffaro. "Potrei dirle che l'impegno di tutti coloro che lavorano per garantire che non ci siano infrazioni e e frodi e' senz'altro evidente", ha sostenuto Huebner parlando dell'isola.
"La politica regionale ha contribuito positivamente allo sviluppo delle regioni in Italia", ha concluso il commissario polacco, contestando la base delle accuse di Grillo.

La signora ha ricevuto una buona impressione dopo l'incontro con "vasa vasa", gente ocula in europa e con un fiuto incredibile..... Grazie Grillo di averci provato ma mi sa che questi europei non sanno nulla dell'italia e non hanno la minima idea di cosa si stia vivendo da noi.

Cuffaro se la sarà presa più che bene per i fondelli e la "poverina" è tornata a Bruxelles convinta di essere stata chissà dove e di aver incontrato chissà chi.



domenica 18 novembre 2007

KILLER MODELLO




Tratto da TGcom:
"Il rom ubriaco che al volante di un furgone uccise 4 ragazzi sui propri motorini ad Appignano del Tronto (Ascoli Piceno) sarebbe divenuto il testimonial di una campagna pubblicitaria per una linea di abbigliamento e accessori. Lo ha rivelato l'on. Gabriella Carlucci. Denunciando l'operazione "di un cinismo spaventoso" la parlamentare ha invitato ad ignorare la campagna di Marco Ahmetovic che rischia di diventare una celebrità.
"Apprendo sconcertata che Marco Ahmetovic, il rom ubriaco al volante che uccise quattro ragazzi, sarebbe divenuto addirittura il testimonial di una campagna pubblicitaria per una linea di abbigliamento e accessori vari. Ebbene, siamo di fronte alla schizofrenia di una società in cui si spettacolarizza ciò che in realtà si dovrebbe condannare" ha affermato la parlamentare.

L'aprile scorso il 22enne di origini Rom alla guida di un furgone in stato di ebrezza, investì ed uccise quattro minorenni che percorrevano la statale sui propri motorini ad Appignano del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.
"Su questa vicenda, dopo i clamori televisivi, si cerca ancora di speculare utilizzando l'immagine di un assassino per vendere libercoli e capi di abbigliamento. Un'operazione di un cinismo spaventoso - ha proseguito la parlamentare - in cui per commercializzare dei prodotti si è disposti a svendere non solo la propria coscienza, ma anche il senso civico che dovrebbe suggerire rispetto per i parenti delle vittime e per la decisione della giustizia".
"La giustizia italiana ormai si consuma prevalentemente sui media. In una ridda di gossip e scandali che travolgono colpevoli ed innocenti, e che riducono la libera informazione a puro voyeurismo. La parola d'ordine per reagire a questa disfatta del buonsenso, è a questo punto 'ignoriamoli!' Ignoriamo la campagna pubblicitaria di Ahmetovic, altrimenti si rischia il danno e la beffa: il rom diventerebbe una celebrità ed il fatturato dell'azienda, come già accaduto per la campagna sull'anoressia di Nolita, aumenterebbe esponenzialmente".
La deputata ha annunciato che solleverà per l'ennesima volta questo caso in Parlamento, "sperando - ha concluso - che i miei colleghi ed i ministri interessati non evadano da un chiarimento necessario".
L'On.Carlucci ha rivelato qualcosa di veramente allucinante. Siamo arrivati al punto che, in nome del "marketing" e del libero mercato si utilizzano anche immagini altamente negative.
Mi viene da pensare: non appena in Romania vedranno le foto del loro connazionale su giornali, manifesti ed i tv penseranno di aver capito, finalmente, come si fa fortuna in Italia. E' un bell'invito ad emigrare nel nostro paese, ad ubriacarsi, ad ammazzare qualcuno alla guida e poi..... e poi si diventa ricchi e famosi.
Ormai non esiste nemmeno il rispetto delle regole minime di civile convivenza, la strada intrapresa ormai è irreversibile, speriamo che il popolo italiano regga, regga la sua pazienza e reggano i suoi nervi.
Saluti a tutti

sabato 17 novembre 2007

ANCORA NOI......



Scozia-Italia, decisiva per le qualificazioni europee. si gioca questa sera alle 18.00, tra qualche minuto quindi. Dal dopo Calciopoli, per la prima volta, la Juventus ha avuto ben 5 giocatori convocati in azzurro (Buffon, Camoranesi, Iaquinta, Palladino, Chiellini), non accadeva dal Campionato del Mondo vinto (Buffon, Cannavaro, Zambrotta, Camoranesi, Del Piero).

Nonostante tutto quello che ci è stato fatto e che ci continuano a fare, in altre forme, (ultima il gol regolare annullato a Iaquinta a Parma), la Juventus è li' dov'è sempre stata, ha ben cinque suoi uomini in Nazionale e, cosa ancora più bella, la forte Under 21 di Casiraghi (ancora Juve.....).... ha i punti di forza in uomini di proprietà e prodotti dal vivaio bianconero (Marchisio, De Ceglie, Giovinco.....). Per questo, un grosso GRAZIE Ciro ferrara che è il responsabile del settore giovanile bianconero.

Forza Azzurri e forza Juve, mi sbilancio in un pronostico: L'italia vince e speriamo sia, come al solito, un bianconero a decidere.

POST P.D.

Comunico ai signori utenti che il post P.D. pubblicato fino a oggi 17 Novembre 2007 è andato, involontariamente, perso. Mi scuso per l'inconveniente ma credo si tratti di un problema tecnico in quanto non mi viene permesso di ripubblicare il video che potete vedere nel link http://it.youtube.com/watch?v=NKxNQKCRGhY
Saluti, a breve il nuovo post sperando che non vi siano altri problemi.

lunedì 12 novembre 2007

NINO GAETANO ?





Seppur nativo di Crotone (dove ha vissuto fino a 10 anni), Rino Gaetano, quasi unanimamente riconosciuto come uno dei più importanti cantanti italiani della nostra storia musicale, è sempre stato considerato romano d'adozione.

Proprio ieri sera, il sottoscritto ha seguito la seconda ed ultima puntata della fiction che è andata anche in onda domenica sera. Devo dire che, sopratutto grazie all'interpretazione di Santamaria, ho abbastanza gradito la visione e mi sono emozionato in diversi frangenti. Un appassionato come me, però, non può non fare degli appunti e svariate critiche a ciò che è andato in onda.

Il titolo del post non è un errore di ortografia ma un voluto lapsus. Nino è un ragazzo (qualche anno sopra i trenta credo) di Caltanissetta, noto per essere uno....... estroso e col bicchiere facile , uno simpatico comunque, un "giullare" con cui scambi volentieri quattro chiacchiere; ecco l'accostamento, nella fiction il grande cantante è stato mostrato, quasi solo ed esclusivamente, come un alcolizzato senza via d'uscita e questo è stato, a mio avviso, eccessivo; in secondo piano sono passati tantissimi altri aspetti: in primis quello della POESIA. Provate a leggere, senza cantare, qualche testo di Rino Gaetano e vi accorgerete che si trattava di un poeta. Rino Gaetano, per esempio, nel 1981 recitò nel pinocchio di Carmelo Bene a Roma nel ruolo della volpe, non ricordo alcun accenno nella fiction relativo all'avvenimento (accetto correzioni può essermi sfuggito).

Poco, pochissimo risalto viene dato al valore "politico" di tantissimi testi delle sue canzoni. Gaetano non fu mai schierato ne a destra, ne a sinistra ne a centro. Gaetano cantava la realtà, la tragica realtà italiana (gia allora !!) e la raccontava prendendola in giro, prendendo in giro tutto e tutti anche quando "denunciava" i malcostumi italiani.

Pochissimo (quasi nulla) vi è, nella fiction, sulla fine di Rino: la sua carriera e la sua vita si interruppero tragicamente, a soli trent'anni, in un incidente stradale avvenuto a Roma il 2 Giugno 1981. La fiction, alla fine, si è limitata a scrivere solo queste due righe.

Un grave omissione è quella relativa alle modalità che portarono Rino Gaetano alla morte, infatti, sia pur prontamente soccorso, in fin di vita, il cantante venne rifiutato da ben cinque ospedali, una circostanza sorprendentemente simile a quella narrata in uno dei suoi primi testi, e morì per la gravità delle ferite riportate. Wikipedia, da cui ho tratto queste notizie, aggiunge che il cantante morì a pochi giorni di distanza dalla data fissata per il suo matrimonio. Matrimonio ? e con chi si doveva sposare ?..... nella fiction, Rino, viene abbandonato da entrambe le donne della sua vita !!! ???

Anche la sorella del cantante scomparso, Anna Gaetano si è detta "non soddisfatta" della fiction (per la quale ha fatto da consulente) che avrebbe "inventato" e "romanzato" intorno alla vita del fratello, insistendo su alcuni punti - il conflitto col padre, il rapporto con l'alcol - in maniera non veritiera.

Mi sentivo di fare un tributo ad un grande, un grande poeta ed un grande "polemico".

Grazie Rino Gaetano

sabato 10 novembre 2007

MI SPIACE ?



Reggiani, romeno: "Mi spiace"

"Ho preso soltanto la borsetta"

Nicolae Romulus Mailat, accusato di omicidio volontario, violenza sessuale e rapina, si è detto rammaricato per quanto accaduto alla donna massacrata a Tor di Quinto a Roma, proclamandosi ancora una volta innocente. "Mi dispiace per quello che è successo a Giovanna Reggiani, ma io ho preso solo la borsetta", ha raccontato il romeno al suo avvocato durante un colloquio nel carcere di Regina Coeli.
In particolare Mailat ha ribadito la versione messa a verbale nel corso dell'udienza di convalida del suo fermo. Il romeno ha ammesso di aver rapinato la donna ma ha ricordato di essere subito fuggito e successivamente di essere tornato sul luogo dell'aggressione senza ritrovarla. E' su questo particolare che proclama la sua innocenza per quanto riguarda l'accusa di omicidio volontario. Al suo legale l'indagato ha anche confidato che in patria fu riformato dal servizio di leva per disturbi della personalità. Intanto deve ancora essere fissata la data dell'interrogatorio della nomade, ospite in una struttura privata, che ha indicato alla polizia il nome di Mailat. A quanto si è appreso dietro la segnalazione della donna potrebbero esserci rancori personali.

Da qualsiasi punto di vista si guardi la questione immigrazione-criminalità si capisce che politicamente si è sbagliato tutto. E' evidente che i romeni (nonostante siano europei) hanno un'estrazione culturale completamente diversa dalla nostra e la loro integrazione nel cosidetto "occidente evoluto" è molto difficile e complicata. In Italia siamo bravi solo a leggiferare inutilmente (vedi Bossi-Fini completamente inefficacie) ed a cercare di fare "pacchetti" di emergenza quando ormai la situazione è irrecuperabile. Ormai quando succede qualcosa che coinvolge Rom, zingari, slavi o romeni la caccia all'immigrato è automatica e si sente parlare sempre con maggior insistenza di ronde di cittadini e di giustizia privata, questo avviene quando le istituzioni non esistono più

La mancanza di certezza della pena nel nostro paese fa si che molti criminali stranieri che nei loro paesi sarebbero condannati a pene severissime, vengano in Italia dove sanno bene di rischiare poco o nulla e, addirittura, in certi paesi (Romania), la polizia locale aiuta i "peggiori" ad emigrare in modo tale da non avere più gente pericolosa nel proprio paese. Risultato ?.... le strade italiane non sono più sicure e in Romania si stanno liberando dei loro peggiori criminali diventando, via via, un paese veramente tranquillo dal punto di vista della criminalità.... dovremmo emigrare tutti da loro tra qualche anno ?.

La gran parte dei paesi europeri, non appena la Romania è diventata comunitaria, ha fatto delle moratorie per "regolarizzare" e controllare gli ingressi ed avere un giusto controllo della situazione. Da noi il primo ministro Prodi si è limitato a dire rispontendo ad un cronista ..... "Hanno il passaporto come il mio e come il suo....."

Io sono per l'accoglienza, l'aiuto, l'integrazione di tutti gli immigrati, sono una risorsa per il nostro paese e vanno anche incoraggiati a venire. Di contro penso anche che chi è "ospite" di un paese straniero deve integrarsi rispettando le regole, la cultura e le leggi del paese ospitante. Da noi, come sempre, si è in molti casi esagerato e si è convusa l'accoglienza con una sorta di "razzismo al contrario" (vedi richieste continue di nuove moschee, episodi di "polemica religiosa" nelle nostre scuole, presenza di interi quartieri stranieri in tante città italiane......etc... etc...).

Concludo e vi lascio la parola puntualizando l'ultimo concetto: Beppe Grillo lo aveva previsto. Grillo, da tempo, parlava del grosso rischio di xenofobia in Italia dovuto allo scarso controllo delle frontiere ed ai conseguenti crescenti atti di delinquenza di molti stranieri. Purtroppo è avvenuto ed ora è tardi.

Saluti a tutti


mercoledì 7 novembre 2007

CHE PORCATA !


"Dissi che non si doveva un uso della televisione di un certo tipo, ma non c'è mai stato un editto bulgaro". Lo afferma il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a margine della sua visita alla Fiera del Ciclo e motociclo alla fiera di Milano, commentando la morte di Enzo Biagi. Berlusconi ha anche annunciato che non farà visita alla camera ardente: "Di solito non faccio queste cose".
"Non c'è mai stato un editto bulgaro né ho detto - ha aggiunto Berlusconi - che questi signori non dovevano fare televisione. Poi tutto è stato sconvolto. La verità è questa: è che io criticai, e la critica è ancora valida, come veniva usata la tv, soprattutto la tv pubblica pagata con i soldi di tutti e dissi che i dirigenti nuovi che verranno dovranno evitare che ciò si ripeta".
Berlusconi poi ha ribadito che "non c'era nessuna intenzione di far uscire dalla tv o di mettere dei veti alla permanenza in tv di chicchessia. Quindi ancora una volta è stato tutto deformato dalla sinistra".


Avete appena letto l'ultima (solo in ordine di tempo ahimè) grossa cazzata di Silvio Berlusconi.

Ma quest'uomo veramente crede che gli italiani sono cosi' deficienti ?.... come si fa a dire delle cose che sono PALESEMENTE FALSE ? Qui non è piu' questione di faccia tosta o di arroganza; credo che in questo caso si possa cominciare a parlare di sano e puro "rincoglionimento" da vecchiaia, non riesco a dare una spiegazione diversa a questa ultima uscita. Anziche INCHINARSI a Enzo Biagi come hanno UNANIMAMENTE fatto tutti (non parlo solo di politici), dai più grandi ai più piccoli. Lui no, lui è uno ...... Originale.

Spero proprio che la mia impressione sia corretta e magari, presto, possiamo dire NOI qualche bella parola per ricordare lui...... IL RE DELLE PORCATE


Un saluto

lunedì 5 novembre 2007

SIAMO PROPRIO ARRIVATI.......

Busta con 4 proiettili a don Sante


Padova, intimidazione a parroco ribelle


Nei giorni scorsi, don Sante Sguotti, l'ex parroco "innamorato" di Monterosso, ha ricevuto una lettera minatoria con quattro proiettili da caccia. La busta conteneva il messaggio: "Uno a te, uno alla tua donna, uno a tuo figlio, l'ultimo se qualcuno dovesse scappare...". Lo riporta "Il Gazzettino". La busta è giunta alla parrocchia mentre don Sante era assente. Il fatto ha sconcertato il sacerdote, già sospeso a divinis dal Vescovo di Padova.
La busta è stata presa in consegna da una giovane della parrocchia in quanto don Sante non era a Monterosso quando il plico è stato recapitato con la posta in canonica. La lettera è stata in seguito consegnata ai carabinieri di Abano Terme (Padova), che stanno indagando sull'episodio.l sacerdote sta scrivendo un libro sulla storia della sua controversa vicenda.




Sono rimasto molto colpito dalla storia di quest'uomo e dall'epilogo a cui è giunta. Dopo i giudici ed i magistrati, oggi le pallottole arrivano anche ai presti.... pardon ex preti. Personalmente pensavo e seguivo la storia di don Sante con simpatia ed ironia, oggi ho scoperto che devo considerarla un fatto di cronaca !
Proviamo ad ipotizzare..... chi può averla spedita ? chi puo' avercela con don Sante ?. Nella situazione crestasi, il "prete ribelle" dopo essere stato scoperto (impegnato e anche padre !!) ha cominciato una sua battaglia personale, facendosi portavoce di quanti la pensano come lui tra i preti (ma quanti saranno ? qualcuno ha qualche statistica in merito ?).
Gli è gia stato vietato di celebrare messa ed è ormai, di fatto, un ex parroco. Se si esclude l'atto di un fanatico o di qualche antipatia personale (o passionale), solo la Curia puo' avere commissionato questa minaccia. La logica dei fatti direbbe questo ma, sinceramente, spero e credo proprio che non sia cosi'.......saremmo davvero .... arrivati.
Pur ribadendo la mia simpatia e, visti gli eventi, solidarietà verso don Sante, devo comunque dire quello che penso sull'argomento: non sono daccordo, concettualmente, con lui.
Ritengo giusto ed equilibrato che chi sceglie la vita ecclesiastica (per vocazione o per altro) deve sottostare a delle regole "diverse". Sarebbe troppo comoda la gia agiata vita dei preti. Diciamoci la verità....... se i preti fossero liberi di amare le donne (o gli uomini) come tutti gli altri, ci faremmo tutti subito parroci, sotto l'ala di Santa madre chiesa e circondati da belle parrocchiane o da assetate suore !!! ..... un vero...... paradiso.

venerdì 2 novembre 2007

VERGOGNA !!


In questi giorni è sfumata, in Parlamento, la creazione della commissione di inchiesta sui gravissimi fatti del G8 di genova. Commissione che doveva essere creata anche sulla base di quanto indicato nel programma di Governo e quindi sulla base di quanto richiesto e voluto dall'opinione pubblica o, quantomeno, dagli elettori di questo Governo scaldaloso.
La responsabilità dell'accaduto è dell'Italia dei valori, partito di governo dell'On. Di Pietro che aveva chiesto che la commissione si occupasse anche di quanto compiuto dai manifestanti.
Il sottoscritto ha postato un commento sul blog dell'On. Di Pietro che, tra l'altro, non vedo ancora pubblicato ma che conto venga pubblicato nelle prossime ore.
Tuttavia vi riporto il testo integrale del mio commento, ed attendo anche i vostri sull'argomento:
"Sono enormemente deluso dall'operazione del Dott. Di Pietro e dall'Italia dei valori. Era rimasto l'ultimo politico ancora meritevole di stima.... era. Chi scrive fa parte del meetup di Beppe Grillo di Caltanissetta e molte nostre battaglie sono state, piacevolmente, condivise dall'On. Di Pietro. Potevo aspettarmi da chiunque un gesto del genere ma non da lui: aver messo la parola fine ad una discussione seria sui fatti di Genova è a dir poco scandaloso. Qualsiasi siano le ragioni politiche e non, voglio solo ricordare all'On. Di Pietro che in quell'occasione, il valore più grande e più importante che racchiude in se tutti gli altri, la democrazia, è stata sospesa in italia per diversi giorni; tutto il mondo si è accorto che è stato compiuto uno scempio ed è stata calpestata la Costituzione. Filmati e prove di ogni genere parlano fin troppo chiaro. Non voler guardare l'evidenza è gravissimo e se questo avviene, da un uomo di Giustizia come l'On. Di Pietro, è veramente triste e demoralizzante. Dire che bisogna indagare anche sui balck block è altrettanto paradossale se si considera che una marea di filmati (basta andare su you tube), mostrano i cosidetti black block parlottare ed organizzarsi con le forse dell'ordine !!!.E' giusto sempre e comunque guardare in tutte le direzioni ma, nello specifico, il "peso" tra quanto compiuto dai manifestanti violenti e gli atti di INDISCRIMINATA E DELITTUOSA VIOLENZA compiuti dalla POLIZIA e dai CARABINIERI non regge nessun paragone quindi la smetta di usare la scusa dell'indagine sui Black block. Ci dica il suo pensiero sulla scuola Diaz, li su chi bisogna indagare ?.... sui bambini e gli anziani che dormivano nella scuola ??? La verità, a mio avviso, è che lei, On. Di Pietro, "dentro" oltre ad un uomo di giustizia è anche un "poliziotto" che tende comuqnue a difendere il "lavoro" delle forze dell'ordine. Anch'io, personalemente, sono sempre portato a farlo e sono sempre grato al loro lavoro, ma quando vi è L'EVIDENZA, le ideologie dovrebbero essere messe da parte in nome della GIUSTIZIA e della DEMOCRAZIA che, involontariamente forse, anche lei ha calpestato.
Spero che il mio commento venga pubblicato.
Angioletto"

A voi la parola